18 APRILE
CRUDO.FESTIVAL
GENERARE
GIOVEDI’ 18 APRILE 2024 ORE 21
PRESSO TEATRO DEHON BOLOGNA
Cristina Zavalloni
C&C Company
Emanuele Rosa | AFI
Barbara Rigon©
CRISTINA ZAVALLONI
SOLO VOCE
Cameo di apertura omaggio a Leggere Strutture HUB
Cristina Zavalloni
Volevo fare la danzatrice ma alla musica non avrei mai rinunciato: canto da sempre, da quando era piccola.
Che si tratti di scrivere per i miei gruppi di jazz, di interpretare un’opera di Britten o di Monteverdi, di cantare in una grande sala o in un piccolo club, di dare vita a nuovi ruoli come Anaïs Nin, Sor Juana o gli altri scritti per me dal compositore Louis Andriessen, mi avvicino sempre alla musica con rispetto.
In tanti anni, ho imparato a muovermi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro e se mi chiedono come si faccia a passare dal jazz alla lirica, rispondo che ‘è un problema di orari di prove, mai di musica’.
Adoro il Novecento storico, repertorio che esploro da anni in duo con Andrea Rebaudengo e ora anche con Gabriele Mirabassi e Danusha Waskiewicz. Brani come le Folk Songs di Berio, il Pierrot Lunaire di Schoenberg, La Voix Humaine di Poulenc sono diventati parte di me.
E quando suono con il mio quartetto Special Dish o sono ospite dei gruppi di Uri Caine o Paolo Fresu, sento di tornare a casa.
Mi considero una cantante di jazz perché il jazz è stato il primo amore: ho imparato dalle voci di Sarah Vaughan, Joni Mitchell, Cassandra Wilson e di molte altre.
Poi è arrivata la scoperta di Cathy Berberian e del repertorio moderno. Questo mi ha portata a collaborare con meravigliosi compositori nel mondo della musica classica contemporanea.
Cantare, scrivere e comporre hanno un valore ugualmente grande nella mia vita.
Quando ne ho la possibilità, mi diverto a indossare i panni del divulgatore culturale: è così che sono nate le Effemeridi Musicali, pillole televisive andate in onda su RAI3.
METAMORPHOSIS
LARVA
Creazione ed interpretazione Carlo Massari
Produzione C&C Company
In co-produzione con Festival Oriente Occidente, Teatro Akropolis, Teatri di Vetro, Margine Operativo
Parte della programmazione “Riverberi” Con il contributo di: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
METAMORPHOSIS | LARVA
C&C COMPANY
Un nuovo, delicato Progetto di ricerca sul sottile confine tra uomo e bestia; un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere, la ricerca della propria natura, identità, forma.
Partendo dal concetto di uomo come animale pensante e dotato di una coscienza individuale, lo si va a scoprire, denudare, mettere in relazione con i suoi istinti più veri, le paure che rendono impotenti, la sua faccia più animalesca, la pura verità del corpo.
Partiamo in questo lavoro da un principio d’indagine, studio, investigazione, curiosità, scoperta dell’istante esatto in cui tutto improvvisamente diviene il contrario di tutto, il momento in cui non ci riconosciamo più eppure tutto ci appare chiaro, l’attimo in cui le vene vengono attraversate da nuova linfa e ci abbandoniamo all’accettazione di un nuovo “Io” senza troppo giudicarlo.
Nell’era delle immagini, dell’apparire, del “guardatemi”, ci ritroviamo fragili “bestioline”, proprietari nostro malgrado di una forma da riempire, plasmare, ma non avendo esattamente idea sul come farlo.
Ricerchiamo il Bello ma non sappiamo esattamente dove trovarlo, che forma abbia, come riconoscerlo, e allora alziamo le mani, chiudiamo gli occhi e ci fidiamo e affidiamo a qualcuno che ce lo suggerisca, che ci dica “questo è proprio quello che vuoi” e solitamente finiamo per convincerci che davvero lo sia.
Questo lavoro non nasce certo con l’intento di sottolineare un incattivimento, un imbruttimento del genere umano, ma piuttosto di ricercare connessioni interiori tra corpo e mente ed esteriori attraverso le relazioni animali e naturali, che possano innescare una piccola idea di rinascita, di nuovo Rinascimento.
Un’evoluzione, una rivoluzione nella quale non si ha più necessità di dare un nome ad ogni forma differente, di arrogarsi del “diritto divino” di battezzare una cosa definendola con un “tu sei…”, nella quale non esistono ricette e manuali d’uso sul come comportarsi, come relazionarsi con se’ stessi e con il mondo circostante. Tutto torna ai primordi, tutto diviene bestiale, natura, terra. Nell’assopimento, nel torpore, nella stasi contemporanea, nelle piccolezze e debolezze umane che quotidianamente ci accompagnano, la bestia nel cuore è forse l’esplosione di cui abbiamo davvero bisogno per sentirci in qualche modo ancora vivi.
RESIDENZA ARTISTICA
a cura di Emanuele Rosa
interpreti danzatori di Art Factory International
Emanuele Rosa
Emanuele è nato nel 1989 a Genova (Italia). Inizia la sua carriera in a giovane età, ballando professionalmente per diverse compagnie internazionali, tra gli altri: Junior Balletto di Toscana (IT), Compagnia Danzatori Imperfetti (IT), Landestheater Linz (AT), Staatstheater Darmstadt (DE), Hessisches Staatsballett (DE), Skånes Dansteater (SE), CCN Rillieux-la-Pape/Yuval Pick (FR). Nel 2017 ha iniziato a lavorare come freelance e ha lavorato per la Compagnia Abbondanza/Bertoni (IT), Tanztheater Erfurt (DE), R14/ Julien Grosvalet (FR) e C&C Company (IT).
Emanuele lavora con coreografi, come: Cristal Pyte, Richard Siegal, Alexander Ekman, Itzik Galili, Marco Goecke, Yuval Pick, Claude Brumacone, Tim Plegge, Marguerite Donlon, Ben Wright, Mei Hong Lin, Robert North, Emanuele Soavi, Cristina Rizzo, Ester Ambrosino e altri.
Come coreografo Emanuele crea: Ribelle per Agora Coaching Project (Italia) con Carlo Massari, Meat Me e As if, mi sono mancato (Bora Bora – Dans og visuelt teater production) con il coreografo Fabio Liberti, Hell Sweet Hell, per il Collettivo Tabata, finalista al Premio Equilibrio Roma 2018, I Killed Adam in otto conteggi (2017), vincitore del secondo premio al Concorso Coreografico Contemporaneo Principi Attivi, ospite a SOLOCOREOGRAFICO, Dance Showcase and Award 2017 e selezionato per il Festival Sumar, Cordoba (Argentina), Sin Ofensa (2016) e Eutanasia di Ruoli (2015) entrambi creati per Läd Naid Sürpries Darmstadt (Germania).
Emanuele tiene corsi e workshop professionali in Italia e in Europa, tra gli altri: CCNR/Yuval Pick (FR), Agora Coaching Project (IT), MOVIMENTO – Koinè Danza (IT) e il Festival Internazionale IFMC Vitebsk (BL) dove è invitato anche come membro della giuria nella XXXII edizione del concorso (novembre 2019).
Art Factory International
Art Factory International da più di 10 anni offre l’opportunità ai propri partecipanti di costruisce una propria identità artistica con delle solide basi tecniche e creative tramite la piattaforma A.F.I. programma internazionale di formazione professionale per danzatori.
A.F.I. nasce da un progetto artistico come una piattaforma che permette il passaggio, il mutamento e la trasformazione che avviene nella fase di crescita personale ed individuale.
Questo permette ad ogni studente di plasmare la propria identità artistica, in continua evoluzione, ed essere in grado di poter perseguire la propria carriera e costruire reti d’azione professionali internazionali partendo da un ambiente sano e consolidato.
Il programma ha una costante visione aperta in aggiornamento sul panorama internazionale della danza e delle arti performative, promuove l’eccellenza della danza e si pone come obiettivo di valorizzare e divulgare l’arte e la cultura della danza al fine di formare figure preparate a un futuro inserimento nel mondo artistico e professionale.
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I biglietti saranno in vendita su Vivaticket e presso il Teatro Dehon dal martedì al sabato dalle 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.